Rimmel…

Sei una foto appesa al muro, un dolce ricordo di una vita trascorsa, una risata che scoppia senza un motivo apparente, una lacrima che scende nascosta nella mente. Chissà quanti di noi ora si ritrovano appesi ad un muro di una stanza oppure celati in un cassetto, spostati nei cartoni dei vecchi cd da una casa all’altra, strappate dalla gelosia di nuovi partner o sopravvissuti in qualche album di famiglia dietro a foto meno compromettenti. Scatti una foto e non sai che fine farai: se la tua espressione buffa verrà ricordata per anni, toccasana di serate malinconiche o guardata con l’odio di una felicità perduta. E quando qualcuno di sconosciuto la scoverà e domanderà chi sei, l’altro alzando le spalle dirà “niente un’amica, tanti anni fa” . Ma più si accentuerà quell’interminabile distanza temporale che divide oggi da ieri e più quell’amica assumerà maggiore importanza. È ancora li, sotto tutto, non in primo piano certo, impolverata e malmessa, ma c’é nella mia vita, in quello che è cambiato e sono diventato; un po’ come accade nella nostra mente. Fai una foto oggi per fissare un momento felice, la terrai poi per non dimenticarlo domani.

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