Non fare alle altre ciò che non vorresti sia fatto a te

Cara Sara,
ho deciso di scriverti questa lettera per testimoniarti la mia più sincera affezione, sia al tuo caso che a quello del tuo ex amante ora compagno Logli.
Negli ultimi anni, agli arbori della scomparsa di Roberta, tu sei sempre apparsa come la piccola ragazzina indifesa, manovrata da abili mani mature e persuasa a compiere atti impuri in nome del sentimento più nobile quale può essere il vero amore.
Abbiamo snocciolato con te i 7 anni di relazione, passami l’aggettivo, incestuosa tra te e lui, da quando appena ventenne, incontrasti questo maturo quarantenne e te ne innamorasti.
Entrasti in questa famiglia, diventasti una delle migliori amiche di Roberta e cominciasti ad essere l’amante del marito.
Per carità, giovane e bella come eri, non ti deve essere stato poi così difficile.
All’inizio delle varie inchieste, venne fuori tutto il tuo dolore per questo tuo ruolo relegato a comparsa periodica, quando tu, in quella casa, avresti voluto essere l’assoluta protagonista.
Assistesti in silenzio alla loro vita quotidiana sperando un giorno che quella vita diventasse tua.
Ti prendesti cura dei loro figli, lavorasti al loro fianco e cercasti di farti voler bene come una di loro.
In cuor nostro, intendo di noi donne col doppio dei tuoi anni, forse abbiamo persino giustificato un gesto che a tutti gli effetti fa rabbrividire: fare l’amicona e tradirci alle spalle.
Poi, però, negli ultimi mesi, questa liason ha preso più i contorni di una storia frugale, che di amore aveva ben poco: lettere infuocate tra te ed il Logli dove di frasi sdolcinate non ve ne era la benché minima traccia, solo squallidi batti e ribatti sessuali.
Non solo.
Email in cui due amanti discutono su una moglie che è d’intralcio, una sorta di palla al piede di cui non si sa come liberarsene.
E questa sorta di amorevole nebulosa che aleggiava sopra la tua giovane testa ad un certo punto si dissolse e svelò una Sara diversa: una ragazza che sapeva benissimo cosa voleva e non mostrava il minimo scrupolo per ottenerlo.
In effetti ora, questa nuova connotazione che ti vede più cattiva che buona, ti sta alla perfezione, perché diciamocelo francamente, la bella innamorata strideva un po’ con anni di gomito a gomito con la moglie del tuo amante.
Per fare l’amicona mentre ti sbatti suo marito, ci vuole un fegato così, mica un cuore grande.
Per ascoltare la moglie confidarti dei sospetti di tradimento da parte del marito e magari consolarla quando sapevi di essere proprio tu la causa di quel dolore, beh fammelo dire, puzza più di indole hitleriana che di Pollyanna.
E per non farsi mancare nulla e completare un quadretto malefico, come ciliegina sulla torta, la moglie scompare in maniera tragica e tu a distanza di tre mesi, decidi di trasferirti in pianta stabile a casa sua, nel suo letto, coi suoi figli.
Ma ecco, che la giustizia divina a cui tanti non credono, per una volta si mostra in tutta la sua magnificenza.
Ottieni quello che vuoi ma nel peggiore dei modi.
Un uomo indagato per omicidio e scansato da tutti a cui tu fai da balia più che da compagna di vita.
Un fisico che non reggendo allo stress si trasforma in un impietoso contenitore, sformato e appesantito da sensi di colpa per il misfatto compiuto e che ormai, è sulla bocca di tutti.
Infine, mercoledì sera viene diffusa a milioni di spettatori la notizia che oltre a te, il tuo puro amante, quello che tu facevi impazzire coi completino intimi regalati dalla povera e ingenua Roberta, frequentava prostitute.
Cioè, tradotto in poche parole, pagava per andare con altre quando avrebbe potuto avere te gratis. Terribile….
Sai la prima cosa a cui abbiamo pensato?
No, non è quanto ti stia bene, anche se in effetti non si può di certo provare compassione per una che uccide seppur metaforicamente un’altra donna.
È stato: per fortuna Roberta non ha dovuto assistere a tutto questo schifo mentre tu ora, con la vita rovinata e probabilmente un grande amaro in bocca, dovrai convivere con questa verità, con un castello di bugie che lui ha costruito ma a cui tu hai ampiamente partecipato.
Ti faccio tanti auguri per la tua nuova vita, finalmente sei riuscita a realizzare il tuo sogno: diventare tu la nuova Roberta; mi sembra che ora tu ingrassata, invecchiata, senza più una famiglia alle spalle e tradita sia l’epilogo perfetto.
Non si potrà mai costruire la propria felicità sul dolore altrui e come si usa spesso dire, non fare agli altri ciò che non vorresti sia fatto a te.

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