Signori e signore ho visto il film, ebbene sì proprio quello: 50 Sfumature di grigio.
Mi sono detta prima di continuare a parlarne male e visto che sin ora avevo solo preso a spizzichi e bocconi ciò che scrivevate voi, mi sono messa il cuore in pace e ho schiacciato Play.
Chi messaggiava con me stasera, quasi non ci credeva o meglio non capiva il perché lo stessi facendo.
Vi devo ammettere che è stata dura, durissima, peggio di C’è posta per te.
Due ore interminabili, appesa tra fantascienza, pessima fotografia e il mio continuo stupore.
Ad ogni frame che passava, mi rimbombavano in testa i vostri post adoranti di Mister Grey ed ad ogni minuto del film non potevo che pensare “queste si sono letteralmente bevute il cervello”.
L’ ultimo, letto appena pochi giorni fa di una che con tutti i cuoricini palpitanti scriveva “io adoro Mister Grey”.
Ho già letto recensioni divertenti a riguardo e vi giuro che quello era il mio intento, prima che lo vedessi però…
Ma qua di ironico credetemi, ho visto ben poco.
Andiamo per punti e partiamo dall’inizio della loro liason.
Lei vomita ubriaca fuori da un bar, lui accorre in suo soccorso e si invaghisce di lei.
E’ strano, questa è la seconda volta in due mesi che mi becco in un film il vomito e l’alcolismo come arma di seduzione, se vi ricordate fu la stessa cosa per American Sniper e a questo punto non bevendo e non essendo soggetta a vomito, capisco molte cose.
Da domani prenderò in seria considerazione di variare un po’ l’immaginario collettivo del principe che ti apre la porta e semmai, tutt’al più, lo sostituisco con uno che scende da cavallo al volo per sorreggermi i capelli mentre vomito a testa in giù evitandomi di rovinare la piega.
Questa credo sia la parte più ironica di tutto il film.
Passiamo al lato greve.
Ora, avete fracassato, triturato, martoriato le mie orecchie con discorsi del tipo “quello è un bastardo, vuole solo fare sesso” per anni anzi no che dico per decenni, in tutte le salse da qualsiasi estrazione sociale e religiosa veniate.
Ed ora che fate? Adorate uno che nel film dice testuali parole “io non faccio l’amore, scopo forte”.
Uno che poi, con sguardo da gigolò consumato, vi fissa e dice “se tu fossi mia, non ti siederesti per 10 giorni”.
Due frasi del genere detta da uno che incontrate al bar, lo bollereste seduta stante come l’Anticristo, ma in questo film e a questo fatidico grande uomo gliela concedete.
Non so a voi, ma a me sembra che ci siamo sempre sedute tutte nel giro di pochi minuti dopo, quindi per favore, non illudetevi, continuerete a sedervi per anni, tranquille, al massimo vi accadrà di sbattere il mignolino nel comodino, dormite sogni tranquilli.
Poi c’è la storia del contratto tra dominatore e dominante: una sequela di cagate enormi dove lui fa quello che vuole, vi piazza in una stanza dal venerdì alla domenica, non esce a cena con voi, manco un dvd noleggia e vi usa a suo uso e consumo.
Beh dov’è la novità?
Praticamente quello che fa il 90% degli uomini con cui uscite senza farvi firmare una liberatoria.
Se ci mettete pure che Mister Grey manco voglia dormire con lei, ditemi cosa realmente si discosta da molte storie che già conosco.
Ed ora la parte sensazionale: lui che chiede a lei di aprire la mente, lui che tenta di convincerla che tutte queste forme di sadismo siano in realtà fatte per il piacere di lei, che la forma di dolore che lui le creerà a lungo andare soddisferanno più lei che lui.
Non proprio convinta della cazzata, lei desiste ma poi lui estrae il jolly e le grida “sei l’unica che ho portato sull’elicottero”.
Ah cazzo, allora cambia tutto, dillo prima no?
Quindici donne hanno già soggiornato nella stanza del piacere ma solo lei ha ha piazzato il culo in elicottero: allora è una storia seria.
Che un po’ mi ha fatto ripensare a quando certi furbi usano questi tipi di escamotage, attingendo a forme di ripiego per colmare atteggiamenti di sana affezione sentimentale.
Tipo: va bene non ti chiamo, però sappi che non chiamo nemmeno nessun’altra.
Oppure: non metto fidanzato con te in facebook perché ci tengo alla mia privacy, che se esiste un nonsenso è quello di iscriversi ad un social network perché ci si tiene al proprio ambito privato.
Andiamo avanti.
Anastasia non firma ma decide di fidarsi di lui e qui inizia la parte fetish del film che poi realisticamente parlando, non è che proprio sia così atroce: qualche laccio, benda, un frustino, due maniglie, una piuma di pavone e 6 cinghiate sulla schiena.
Insomma sopportabilissime per carità se una ha voglia di farsi picchiare a sangue è pur libera di farlo, d’altronde quell’ io adoro Mister Grey la dice lunga sul fatto che la mente femminile ha degli interstizi tipo buchi neri in cui probabilmente ci finiscono dentro razionalità, coerenza e tanta ma tanta autostima.
Una voragine oserei dire per molte.
Ma tutto sommato, la parte fetish è quella che mi ha stupito di meno.
Mi aspettavo di peggio e son certa che molti poveri feticisti alla fine della proiezione, avranno chiesto indietro i soldi del biglietto.
Quello che invece nessuno mi aveva riportato e che mi ha disgustato molto più del sentire parlare di fisting ovunque, è stata la dominazione di lui anche nella vita di lei, più che nel letto.
Ora seriamente volete un uomo che vi controlli ogni movimento? Un uomo che vi obblighi a chiedere il permesso per andare a trovare vostra madre?
Un uomo che mugola al solo pensiero che voi possiate allontanarvi da lui?
Un uomo che decide come dovete vestirvi, cosa mangiare e soprattutto che spunta in qualsiasi parte del mondo voi siate con la scusante della sorpresa?
Ecco, qui, mi permetto di dirlo: andate a farvi vedere da uno bravo e in fretta.
Non avete idea di cosa ciò voglia dire e di come si possa vivere sotto il dominio onnipresente di un’altra persona.
Vi volete ridurre a delle larve in mano ad un uomo che prenda la vostra vita e decida lui cosa farne?
Allora vuol dire che la vostra vita, la vostra indipendenza e ciò che siete diventate vale zero.
Posso capire in ambito sessuale diverse sfumature di perversione, ma nella vita reale, concedetemelo, non se ne parla.
Voi scambiate il dominio su di voi col tenerci a voi; attenzione sono due concetti che corrono su binari opposti ed è un attimo essere investite dal primo treno che passa.
Questa è stata la cosa più scabrosa e pervertita di tutto il film ed immagino pure della trilogia se non teniamo in considerazione le orrende scarpe di lei indossate per tutto il film: una paio di ballerine a punta sformate ai lati che manco il peggiore feticista vorrebbe annusare mai.
Infine lei, dopo l’ennesimo tentativo di avere un dialogo minimo con lui che invece preferisce prenderla a cinghiate piuttosto che parlarle, decide di andarsene.
“Io adoro Mister Grey”…..
Guarda, sai che ti dico? Te lo auguro di tutto cuore se è quello che stai cercando, perché al cuor non si comanda ma neanche al bisogno di soffrire volutamente in tutti i sensi a quanto pare…
Grazie, l altra sera mia moglie ha insistito perché io lo vedessi.
Per fortuna mi aspettava un ottimo libro a letto.
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Cosa non si fa per amore 😊😊
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